Il mio futuro in mano

MGS - Campo Bivio 2021
   Il Campo Bivio si è svolto l’ultima settimana di luglio nell'Istituto Maria Ausiliatrice di La Spezia: insieme a noi vi hanno preso parte numerosi ragazzi tra i 19 e i 20 anni del Movimento Giovanile Salesiano dell’Italia Centrale. Lo scopo di questo campo è aiutare ulteriormente i giovani a identificarsi nel profilo dell’animatore salesiano, facendosi carico delle dovute responsabilità all'interno della propria Comunità Educativo-Pastorale, concludendo di fatto il cammino formativo iniziale dei giovani animatori. L’esperienza è durata sei giorni: è stata l’occasione non solo per continuare il proprio cammino personale e vocazionale, ma anche per ritrovare vecchi amici e conoscerne di nuovi.

Noi ragazzi siamo stati accompagnati da un’équipe di animatori, Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice che hanno reso indimenticabile questa esperienza standoci accanto.

La mattina iniziava con la preghiera delle Lodi, a cui seguivano le varie mansioni e i momenti di riflessione che si concludevano la sera con la Messa. La giornata si articolava in diversi momenti di formazione che si sviluppavano in laboratori e attività individuali e di gruppo, che hanno permesso di approfondire tematiche a noi vicine come la fede, le emozioni o la comunicazione. Poi, divisi in gruppi, riflettevamo su questi temi e condividevamo ciò che ci era rimasto impresso. Sono stati tanti anche i momenti di svago e gioco che ci hanno permesso di conoscerci meglio e di creare amicizie forti e un gruppo unito.

Punto cardine è stato il terzo giorno del campo: siamo andati a Vernazza, camminando fino al Santuario della Madonna di Reggio, dove abbiamo incontrato Alessandra e Lorenzo e ascoltato le loro testimonianze; infine abbiamo attraversato la montagna fino a scendere a Monterosso.

Il Campo Bivio è stato una ventata di aria salesiana, è stata l’occasione per fermarsi dalla frenesia di tutti giorni e ricordarci perché abbiamo scelto di essere animatori. Aldilà delle attività, pensiamo che ognuno di noi si porterà dietro i rapporti che sono nati e la consapevolezza di non essere da soli ad aver scelto e a continuare a scegliere questa strada.

“Questo è il nostro campo, su questo dobbiamo lavorare”

- Francesco e Chiara

 

Per me il Campo Bivio è stato ri-scoperta. È stato infatti un’ottima opportunità per vivere di nuovo quelle occasioni che nell’ultimo periodo è stato difficile sperimentare, per stare a stretto contatto con quello spirito e quella fede che troppo spesso rischiano di diventare mera abitudine. Lo stare a stretto contatto con persone così simili a me, mi ha fatto sentire meno solo e più compreso. È stata una boccata d’aria fresca che mi ha consentito di mettere a fuoco la mia quotidianità, di vederla meglio allontanandomene. Mi porto a casa nuove domande e consapevolezze, e ringrazio profondamente tutti coloro che hanno fatto in modo che questa esperienza sia divenuta così coinvolgente e profondamente toccante.

- Luigi

 

Definirei il Campo Bivio come un viaggio, per utilizzare una metafora che già mi ha accompagnato durante le ultime condivisioni. Sono stati solo pochi giorni, ma vissuti tanto intensamente da sembrare mesi: ogni attività, ogni condivisione, ogni sorriso insieme sembrava avere la capacità di dilatare il tempo, valorizzando e rendendo prezioso ogni istante. Sono stati per me giorni di profonda riflessione e meditazione, che mi hanno aiutato a capire meglio sia me stesso che gli altri. Grande importanza ha avuto anche il rapporto con gli altri, sia i membri dell'équipe, sia tutti i ragazzi e le ragazze che hanno condiviso quest'esperienza con me: penso che si sia creato davvero un bel clima familiare, un clima di casa, un bel cambiamento rispetto ai mesi di isolamento che ognuno ha vissuto nelle sue realtà.

In definitiva, posso dire che ogni secondo di questo campo è stato fondamentale, un momento di crescita e di amicizia che ci ha permesso di conoscere ancora meglio il mondo dell'animazione. Grazie.

- Lorenzo

 

Quando ci hanno annunciato che sarebbero ripresi i Campi Ispettoriali ero molto entusiasta: finalmente avrei potuto continuare il mio percorso di formazione cristiana e riabbracciare dopo tanto tempo tutte quelle persone con le quali ho condiviso in questi anni momenti di gioia e di crescita. Anche per me il Campo Bivio è stato una boccata d’aria fresca, dove ho preso più consapevolezza di me stessa e dell’importanza del mio compito all’interno della famiglia salesiana. Ho capito che essere animatrice significa riuscire a trasmettere il proprio amore ai ragazzi, i quali contraccambiano concedendo la loro piena fiducia: solo in quel momento sono ricettivi ad apprendere i valori della spiritualità salesiana che Don Bosco ci ha trasmesso. Non mi sono mai pentita della scelta che ho fatto anni fa, anzi la riconfermerei oggi stesso perché il tempo che dedico ai ragazzi mi ripaga ogni giorno.

- Claudia

 

Il Campo Bivio per me è stato un importante stimolo per rimettermi in discussione: ho imparato ad interrogarmi e a prendere in mano il mio futuro, a tendere l’orecchio alla mia vocazione, ad avere un occhio di riguardo per la strada che è pensata per essere percorsa da me. Tanto più dopo un periodo confuso e ricco di cambiamenti, in cui avevo allentato il contatto con l’oratorio per via degli studi in Toscana, quest’esperienza è stata per me estremamente salutare, imprescindibile; rimettendo i piedi nel vecchio mondo ho percepito più che mai cosa vuol dire il Movimento Giovanile Salesiano: per questo nuovo anno punto di offrire il mio servizio ai ragazzi della casa salesiana di Livorno. Ho tutt’ora un grande bisogno di stare col motore acceso, attivo, mettendo in atto la mia vita secondo la spiritualità salesiana, che distingue noi animatori sulle orme di don Bosco. Un grazie doveroso a tutti, ma in particolare ai membri dell’équipe, che hanno saputo guidarmi nei momenti di maggior smarrimento e far risplendere, più forte di prima, il mio sorriso.

- Giuseppe

 
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