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Noi ragazzi siamo stati accompagnati da un’équipe di
animatori, Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice che hanno reso
indimenticabile questa esperienza standoci accanto.
La mattina iniziava con la preghiera delle Lodi, a cui
seguivano le varie mansioni e i momenti di riflessione che si concludevano la
sera con la Messa. La giornata si articolava in diversi momenti di formazione
che si sviluppavano in laboratori e attività individuali e di gruppo, che hanno
permesso di approfondire tematiche a noi vicine come la fede, le emozioni o la
comunicazione. Poi, divisi in gruppi, riflettevamo su questi temi e
condividevamo ciò che ci era rimasto impresso. Sono stati tanti anche i momenti
di svago e gioco che ci hanno permesso di conoscerci meglio e di creare
amicizie forti e un gruppo unito.
Punto cardine è stato il terzo giorno del campo: siamo
andati a Vernazza, camminando fino al Santuario della Madonna di Reggio, dove
abbiamo incontrato Alessandra e Lorenzo e ascoltato le loro testimonianze;
infine abbiamo attraversato la montagna fino a scendere a Monterosso.
Il Campo Bivio è stato una ventata di aria salesiana, è
stata l’occasione per fermarsi dalla frenesia di tutti giorni e ricordarci
perché abbiamo scelto di essere animatori. Aldilà delle attività, pensiamo che
ognuno di noi si porterà dietro i rapporti che sono nati e la consapevolezza di
non essere da soli ad aver scelto e a continuare a scegliere questa strada.
“Questo è il nostro campo, su questo dobbiamo lavorare”
- Francesco e Chiara
Per me il Campo Bivio è stato ri-scoperta. È stato infatti
un’ottima opportunità per vivere di nuovo quelle occasioni che nell’ultimo
periodo è stato difficile sperimentare, per stare a stretto contatto con quello
spirito e quella fede che troppo spesso rischiano di diventare mera abitudine.
Lo stare a stretto contatto con persone così simili a me, mi ha fatto sentire
meno solo e più compreso. È stata una boccata d’aria fresca che mi ha
consentito di mettere a fuoco la mia quotidianità, di vederla meglio
allontanandomene. Mi porto a casa nuove domande e consapevolezze, e ringrazio
profondamente tutti coloro che hanno fatto in modo che questa esperienza sia
divenuta così coinvolgente e profondamente toccante.
- Luigi
Definirei il Campo Bivio come un viaggio, per utilizzare una
metafora che già mi ha accompagnato durante le ultime condivisioni. Sono stati
solo pochi giorni, ma vissuti tanto intensamente da sembrare mesi: ogni
attività, ogni condivisione, ogni sorriso insieme sembrava avere la capacità di
dilatare il tempo, valorizzando e rendendo prezioso ogni istante. Sono stati
per me giorni di profonda riflessione e meditazione, che mi hanno aiutato a
capire meglio sia me stesso che gli altri. Grande importanza ha avuto anche il
rapporto con gli altri, sia i membri dell'équipe, sia tutti i ragazzi e le
ragazze che hanno condiviso quest'esperienza con me: penso che si sia creato
davvero un bel clima familiare, un clima di casa, un bel cambiamento rispetto
ai mesi di isolamento che ognuno ha vissuto nelle sue realtà.
In definitiva, posso dire che ogni secondo di questo campo è
stato fondamentale, un momento di crescita e di amicizia che ci ha permesso di
conoscere ancora meglio il mondo dell'animazione. Grazie.
- Lorenzo
Quando ci hanno annunciato che sarebbero ripresi i Campi
Ispettoriali ero molto entusiasta: finalmente avrei potuto continuare il mio
percorso di formazione cristiana e riabbracciare dopo tanto tempo tutte quelle
persone con le quali ho condiviso in questi anni momenti di gioia e di
crescita. Anche per me il Campo Bivio è stato una boccata d’aria fresca, dove
ho preso più consapevolezza di me stessa e dell’importanza del mio compito
all’interno della famiglia salesiana. Ho capito che essere animatrice significa
riuscire a trasmettere il proprio amore ai ragazzi, i quali contraccambiano
concedendo la loro piena fiducia: solo in quel momento sono ricettivi ad
apprendere i valori della spiritualità salesiana che Don Bosco ci ha trasmesso.
Non mi sono mai pentita della scelta che ho fatto anni fa, anzi la
riconfermerei oggi stesso perché il tempo che dedico ai ragazzi mi ripaga ogni
giorno.
- Claudia
Il Campo Bivio per me è stato un importante stimolo per
rimettermi in discussione: ho imparato ad interrogarmi e a prendere in mano il
mio futuro, a tendere l’orecchio alla mia vocazione, ad avere un occhio di
riguardo per la strada che è pensata per essere percorsa da me. Tanto più dopo
un periodo confuso e ricco di cambiamenti, in cui avevo allentato il contatto
con l’oratorio per via degli studi in Toscana, quest’esperienza è stata per me
estremamente salutare, imprescindibile; rimettendo i piedi nel vecchio mondo ho
percepito più che mai cosa vuol dire il Movimento Giovanile Salesiano: per
questo nuovo anno punto di offrire il mio servizio ai ragazzi della casa
salesiana di Livorno. Ho tutt’ora un grande bisogno di stare col motore acceso,
attivo, mettendo in atto la mia vita secondo la spiritualità salesiana, che
distingue noi animatori sulle orme di don Bosco. Un grazie doveroso a tutti, ma
in particolare ai membri dell’équipe, che hanno saputo guidarmi nei momenti di
maggior smarrimento e far risplendere, più forte di prima, il mio sorriso.
- Giuseppe