Casa mia...

la parola ai 100
   Sono arrivata al termine di un lungo percorso e sono non solo soddisfatta, ma felice di averlo vissuto nella scuola di don Bosco!

Definire però questo cammino di 16 anni col termine scuola è riduttivo:  l’ambiente salesiano ha arricchito il mio percorso, dandomi la possibilità di vivere numerose altre esperienze che vanno oltre il semplice studio. Ciò che mi porterò dietro saranno sicuramente tutte le conoscenze e le competenze che ho acquisito giorno per giorno in quella che posso ormai definire casa mia. Ma il mio bagaglio si è impreziosito sempre di più grazie ai salesiani, agli educatori, ai professori, agli amici, e al clima di famiglia che si è creato.

Sono cresciuta, maturata e cambiata tanto in questi anni e il merito va anche a tutte quelle esperienze che ho avuto la possibilità di vivere prendendo parte a ogni iniziativa che mi veniva proposta. Ho sconfitto la timidezza e ho imparato a conoscermi, ho creato amicizie profonde che penso andranno oltre il tempo e la distanza.
È stato un cammino lungo e non privo di difficoltà, ma mi è sempre stata offerta una mano quando ne ho avuto bisogno o due orecchie pronte ad ascoltarmi.

Raccontare 16 anni non solo di scuola, ma di vita è complicato e l’unica parola che riesce a descriverli è famiglia. Spesso il tempo passato a scuola era maggiore di quello che trascorso a casa, tra gruppi studio, di formazione, di cineforum, ecc. che mi hanno fatto entrare in una realtà che farà sempre parte di me. La fine di quest’esperienza non è che l’inizio di un avventura molto più grande e impegnativa, ma che non vedo l’ora di iniziare ricordando, come spesso ci è stato ripetuto, “punta in alto, ce la fai”

Chiara Usai
 
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