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Un uomo, che aveva trovato un uovo abbandonato in un nido d’aquila, lo prese e lo mise nella covata di una chioccia. L’uovo si schiuse insieme alle altre uova; crebbe e visse insieme ai pulcini per tutta la vita. Pensando di essere come loro, fece la vita da pollo e passava il tempo a razzolare come tutte le galline. Divenuta ormai vecchia, un giorno dal cortile vide uno splendido uccello che planava maestoso ed elegante. Chi è quello?, chiese. “E’ l’aquila, il re degli uccelli, essa appartiene al cielo. Noi invece apparteniamo alla terra, perché siamo polli”. E così l’aquila visse e morì come un pollo, perché pensava di essere tale.
Certo non siamo l'ombelico del mondo, ma, in silenzio magari chiudendo gli occhi, pensiamo solo per un attimo a quanto Dio dice a ciascuno di noi : “Io ti ho chiamato alla vita, ti ho chiamato per nome; ….tu sei prezioso ai miei occhi, sei stimato e io ti amo“ (Is 43,1).
Non dire mai “ Non valgo nulla!”, perché sarebbe una offesa verso la tua persona e verso Dio. Non sei bravo a scuola come vorresti; non riesci nello sport come i compagni, puoi avere pochi amici, ma tu vali certamente e puoi essere felice rendendo felice chi ti è vicino.
Don Paolo Piras