La bellezza

#abbarraindomu | 20 Aprile 2020

Cari ragazzi, alla fine di questa giornata vorrei  raggiungervi con un pensiero dello scrittore Alessandro d'Avenia:

"In realtà quando un predatore entra nella conchiglia nel tentativo di divorarne il contenuto e non ci riesce, lascia dentro una parte di sé che ferisce e irrita la carne del mollusco, e l'ostrica si richiude e deve fare i conti con quel nemico, con l'estraneo. Allora il mollusco comincia a rilasciare attorno all'intruso strati di se stesso, come fossero lacrime: la madreperla. A cerchi concentrici costruisce in un periodo di quattro o cinque anni una perla dalle caratteristiche uniche e irripetibili. Ciò che all'inizio serviva a liberare e difendere la conchiglia da quel che la irritava e distruggeva diventa ornamento, gioiello prezioso e inimitabile. Così è la bellezza: nasconde delle storie, spesso dolorose. La bellezza nasce dai limiti, sempre."

Chissà quante volte ci sarà capitato di sentirci offesi, attaccati e colpiti nella nostra parte più intima. E chissà quante altre volte abbiamo reagito a quell'attacco con un atteggiamento di chiusura.

Spesso ci succede di prendere le distanze da chi colpisce e offende la nostra persona, ciò che siamo e ciò che facciamo. Come dare torto a un simile atteggiamento di chiusura e protezione? Anche il mollusco lo fa, si chiude e cerca così di proteggersi ma rilascia ciò che sarà poi il suo ornamento più bello, la madreperla.

Esiste allora un'altra possibilità: aprirci a tutti, anche a chi più ci fa soffrire, aprirci all'ascolto, al dialogo, al perdono. Del resto, Gesù stesso ci ha insegnato che non avremmo alcun merito se ci limitassimo ad amare chi già ci vuole bene. La vera sfida è amare i nostri nemici. È un percorso lungo, che ha bisogno di costanza, un atteggiamento che difficilmente ci sembrerà di riuscire a mettere in atto.

Cosa fare allora nel frattempo? Perseverare. E questa notte, prima di dormire, ripensando a ciò o a chi oggi ci ha ferito e fatto soffrire, non spaventiamoci. Accogliamo anche questa sfida, anche se lascerà dei segni indelebili. Ma saranno proprio quei segni che ci caratterizzeranno, renderanno ciascuno di noi unico nella sua bellezza, faranno di noi delle perle da custodire.

Augurandovi una notte serena, vi abbraccio tutti.

La vostra Prof.ssa Giorgia Ghisu

 
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