In pace mi corico

#abbarraindomu | 16 Aprile 2020

Prima di dormire, è buona abitudine dedicare uno spazio per rivedere quello che è accaduto durante la giornata. Nella calma, possiamo ripensare a quanto abbiamo fatto e a quanto gli altri ci hanno fatto.

Così come ci laviamo prima di mettersi a letto, è importante pulire l'anima da tutte le scorie e i pesi del giorno, che la turbano, perché il riposo del sonno sia davvero completo e profondo.

Questa pratica, conosciuta come esame di coscienza, non deve limitarsi al fatto di ripensare alle cose sbagliate e agli errori, nostri e altrui: così facendo entreremmo nel riposo con sensi di colpa o volontà di vendetta. Si può, invece, fare così:

      ripenso a tutte le cose belle che sono, che ho fatto e mi hanno fatto, e dico grazie per ognuna (se ho un quaderno di vita spirituale, posso annotare): nella notte, benedite il Signore.

      penso ai miei peccati e ascolto nel cuore le questioni rimaste in sospeso con gli altri; se possibile, rimetto pace con chi sono in tensione (non tramonti il sole sopra la vostra ira) chiedendo scusa e dicendo cosa non mi è piaciuto alla persone interessata; oppure, se non è possibile, chiedo a Dio di liberarmi il cuore dall'astio e aprirlo a sentirmi nel perdono e in pace

      concludo con le tre Ave Maria, (ogni sera, prima di coricarvi, dite le tre ave Maria con l'invocazione: Cara Madre, Vergine Maria, fate che io salvi l'anima mia). Per chi è abituato o ha iniziato a pregare con i salmi al ritiro di Pasqua, può aggiungere i Salmi 4 e 134 (133).

 

E buon riposo.

Prof. Paolo Casale



 
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