Il Vangelo della Domenica

Il buongiorno di sabato 14 marzo 2020


Nel vangelo di domani Gesù incontra la samaritana. Con lei scambia delle parole, ma soprattutto dell’acqua, fondamentale per la vita. A volte, purtroppo, l’acqua è un bene che diamo per scontato. Dobbiamo tener presente che non è così, non in tutte le parti del mondo c’è l’acqua in tavola. Anche il vederci tutti i giorni non è scontato, non è scontato un super sorriso, e lo vediamo in questi giorni di quarantena.






Carissimi ragazzi,

domani la Chiesa ci accompagna in questo itinerario di Quaresima e di Quarantena con il testo evangelico che racconta dell’incontro di Gesù con una donna presso il pozzo di Sicar. Nella casualità più ordinaria di una donna che va a prendere l’acqua al pozzo e di un Gesù che è in viaggio accade l’incontro. Gesù ha sete e chiede la cortesia alla samaritana di dargli da bere. Costei, di cui non conosciamo il nome, si meraviglia: perché è donna, perché è samaritana, perché le viene chiesta una gentilezza, un favore. Parte un dialogo serrato e bellissimo al tempo stesso, lungo il quale Gesù porta la Samaritana a comprendere in profondità il suo desiderio di relazioni belle con Dio, con se stessa, con gli altri. È talmente contenta e meravigliata di questo incontro che corre al suo villaggio a dire a tutti di aver trovato il Messia e, presa dall’emozione e dalla fretta, lascia lì la brocca dell’acqua…

               È un dettaglio bello: di fronte alla felicità piena, tutte le cose perdono significato, anche quelle di cui abbiamo bisogno. Aveva bisogno dell’acqua questa donna, ma di fronte alla pienezza di vita, di fronte all’acqua di vita che ha incontrato perde la testa per la gioia! E si dimentica della brocca… Ciò che prima le interessava, adesso ha perso come valore, e non perché le cose di prima fossero inutili o cattive, ma perché ha incontrato qualcosa di più, di più bello, di più significativo, che fa impallidire e ridimensionare ciò che prima riteneva importantissimo.

               In questa quarantena di Quaresima o Quaresima di quarantena sia anche per noi così: il tempo di emergenza che stiamo vivendo possa essere luogo dell’incontro casuale, non cercato, con Gesù, che ha da donarci quell’acqua che riempie di vita la nostra vita, ci conduca Lui a scendere in profondità, a chiamare per nome i nostri desideri. Sia Lui a colmarci di quella gioia vera che faccia impallidire le nostre gioie futili. Sia Lui a renderci capaci di relazioni belle e piene che ci facciano relativizzare tante relazioni superficiali, Sia Lui il senso profondo della nostra vita che ci faccia prendere in mano la nostra vita e farne un capolavoro.

Nella nostra preghiera ricordiamo Mario Deplano, il papà di Vera e di Gerardo, morto ieri in un tragico incidente…

 
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