- OPEN DAY
- ISCRIZIONI APERTE
- FESTA DELL'IMMACOLATA
- Liceo Classico al primo posto
- OPEN DAY di Novembre
- NOTTE in LAB
- un risultato eccellente
- Giochi Matematici
- Controlli regolari
- 100% copertura vaccinale
- CONCORSO NODIPENDENZE
- è dono prezioso
- Una commedia divina
- PIANOESTATE2021
- Raccolta Solidale
- Ci rifacciamo il look!
- Don Stefano Aspettati
- Scacco Matto
- Si sono dimenticati?
- English Lab Full Immesion
- Latino vivo
- Atletica
- Festa di don Bosco 2021
- Noi siamo pronti!
- Festa dell'Immacolata
- OPEN DAY
- il Liceo Classico Don Bosco
- Progetto Mollica
- Tutti a scuola!
- Borse di Studio
- #vogliamofarescuola
- Buona festa del lavoro
"Ecco, io non so parlare, perché sono giovane"

"Non dire sono giovane ma va da coloro a cui ti manderò" (Ger 1, 7)

È appena trascorsa la prima settimana del mese di missione al Cairo-Zeitun e già da questi pochi giorni il Signore ha parlato tanto, specialmente attraverso i ragazzi. Sono partita con qualche paura, tra cui la difficoltà nel comunicare, ma già da subito mi sono resa conto che la parola qui può essere superflua. Siamo stati accolti da gesti di semplicità e genuinità che ci fanno toccare con mano la gratuità dell'amore. Non serve saper parlare o saper fare grandi cose qui, basta esserci: la presenza, quella presenza che don Bosco amava tanto, qui è fondamentale. Non serve saper parlare: serve amare.
Don Dany, il direttore dell'oratorio, oggi a colazione mi parlava della bellezza della profondità dei poveri: chi non ha nulla va all'essenziale. Negli occhi dei ragazzi di Zeitun si vedono le fatiche, le delusioni ma soprattutto i sogni, le speranze e la riconoscenza verso Dio per tutto ciò che gli dona; è commovente la forza della loro preghiera per noi. A volte, avendo tutto, ci dimentichiamo di entrare nelle profondità di ciò che viviamo.
Al tempo stesso poi questa esperienza va vissuta nella condivisione e nella preghiera comunitaria e la casa di Zeitun aiuta molto in questo: sono presenti 4 salesiani con cui condividiamo i momenti della preghiera al mattino e alla sera, i pasti e le giornate in oratorio. Il forte legame con la comunità ci sta aiutando a entrare sempre più in profondità nell'ascolto della Parola e nelle relazioni con l'altro.
Le nostre paure e incertezze per una realtà nuova e lontana stanno velocemente crollando poiché, a poco a poco, ci stiamo fidando per cercare di vivere a pieno questa chiamata e al termine di questa settimana mi piace condividere una frase, tratta dalla condivisione di ieri, che a me ha aiutato tanto prima e durante questa partenza per abbattere paure e pregiudizi: "Venite e vedrete!" (Gv 1, 39).
Sara Melis