Harambèe 2017

     Valdocco, ore 14.30. Finalmente dopo un lungo viaggio, anche noi “sardi” siamo arrivati all’oratorio, per unirci ai circa 30 giovani di sei regioni della nostra famiglia dell’MGS Italia Centrale e vivere al meglio questo Harambèe.

Oltre alla nostra, anche le altre ispettorie d’Italia hanno voluto essere presenti a questo incontro che fa da “corona” alla consegna del “mandato missionario” a Salesiani e FMA, chiamati a diventare missionari per tutta la vita.

Dopo una breve accoglienza, ci siamo trasferiti in teatro per affrontare un primo momento di confronto su alcune figure di santità missionaria della famiglia Salesiana, aiutati da Don Pierluigi Cameroni, postulatore generale delle cause dei Santi della famiglia Salesiana.
Successivamente, dopo la presentazione di Don Cameroni, siamo stati divisi in gruppi, per confrontarci in maniera più approfondita e dare la possibilità a coloro che avevano avuto una o più esperienze missionarie di dar testimonianza agli altri.
Un confronto molto interessante su vari temi, tante esperienze e soprattutto tantissimi ricordi di coloro che avevano vissuto una seppur breve, ma intensissima esperienza missionaria nei vari angoli del globo.

Il terzo momento che ci attendeva, dopo ovviamente un’abbondante cena, è stato la veglia di preghiera in notturna alla presenza del Rettor Maggiore, Don Angel. Tre tappe, accompagnate da tre brani diversi delle prime spedizioni missionarie dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

La prima tappa davanti alla statua di Don Bosco, in seguito nel piccolo anfiteatro esterno di Valdocco e per finire nella Basilica, davanti alla urne di Madre Mazzarello e di don Bosco.

Sempre in basilica, dopo una breve liturgia della parola presieduta da Don Angel, è stata

data a tutti noi la possibilità di vivere il sacramento della Riconciliazione.

Che dire, bella intensa come prima giornata!

Il giorno seguente, dopo una bella colazione, ci attendeva in teatro Don Franco Pirisi, missionario salesiano per più di 40 anni  in Iran e rientrato ormai da due a Roma. Difficile esprimere i pensieri suscitati dall’incontro con una persona che ha dedicato 40 anni della propria vita ad aiutare gli altri, in un paese cosi difficile come l’Iran…

A seguito dell’intervento di don Franco, sono stati presentati i missionari, che da li a poco avrebbero

ricevuto il mandato missionario: Salesiani e FMA provenienti da vari angoli del mondo, pronti a

dedicare il resto della loro vita a chi ha più bisogno.

 A termine della presentazione, e dopo una breve pausa, ci siamo trasferiti tutti in Basilica per prendere parte alla celebrazione eucaristica. Dopo l’omelia, i missionari hanno ricevuto la croce, simbolo del mandato missionario, dal Rettor Maggiore e dalla Madre Generale, Suor Yvonne.

Poi, dopo pranzo, i vari gruppi hanno preso la via del ritorno. Anche noi “sardi” siamo ripartiti, con  rinnovata forza e una nuova esperienza nella valigia, pronti ad affrontare l’anno con nuova consapevolezza e tanta voglia di mettersi in gioco  e, soprattutto…..senza prendere nulla per il viaggio!

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