“Gesù
Bambino, posso parlare un po’ con te? - Sono il somaro, che la gente
con
delicatezza chiama asinello. Non è affatto cosa scontata che una
creatura umile
come me non manchi mai in una scena così importante, misteriosa e
suggestiva.
Chi
è il
somaro? Quello che lavora tutti i giorni, senza esigere niente
più che una manciata di fieno ed un secchio d’acqua.
Il
somaro è chiunque fa i lavori umili e pesanti, che se non li facesse
sarebbe un guaio per
tutti, anche per quelli che guardano il somaro dall’alto in basso.
È
chi non compare in prima fila e nei posti importanti.
È
chi, quando fa il suo lavoro, nessuno gli dice grazie, ma lui continua lo
stesso a fare il suo
lavoro.
È chi, anche se non gli
danno medaglie e premi, continua a tirare la carretta, lasciando agli altri i
meriti e la gloria.
E
proprio
perché sono così, Tu mi vuoi sempre vicino.
Perché a te piacciono quelli come me, che non cercano soltanto
le cose
clamorose, da prima fila, ma accettano quelle
umili epiccole,
di ogni giorno.
A te
piacciono quelli che si caricano anche i pesi degli altri. Se il mondo dovesse
andare avanti con
quelli che cercano soltanto le cose che luccicano, da prima fila, si
sarebbe
fermato da un pezzo”.
Grazie
per il servizio che fate ai nostri ragazzi ed auguri cordiali.
Don
Bosco vi aiuti ad essere come lui servitori e missionari dei giovani.
d. Paolo
Cagliari, Natale 2013.
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